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Bava di lumaca e vomito di balena: cosa contengono i cosmetici che hai in bagno?

1/6/2023

Jana Pilát Krajčová

Lettura da 4 minuti

Estratti di petali di rosa, calendula, aloe vera... Ma anche bava di lumaca, veleno di serpente o vomito di balena. Cos’hanno in comune questi elementi? Sono tutti ingredienti cosmetici che potresti avere anche nel tuo bagno. Pensi che non ti riguardi? Ti stupirà scoprire dietro quali “pseudonimi” alcuni di loro si nascondono.

1. Il misterioso profumo di ambra

L’ambra è un ingrediente comune nei profumi e si riferisce fondamentalmente alle secrezioni di balena che, se le dovessi trovare sulla spiaggia, ti farebbero guadagnare milioni. Una storia un po’ folle, eppure vera. L’ambra ha davvero origine nel tratto digestivo dei capodogli e la sua funzione è quella di proteggere l’animale quando ingerisce oggetti taglienti (come i crostacei a guscio duro). Di tanto in tanto il capodoglio espelle questa materia che poi galleggia nell’acqua del mare e “matura” sulla spiaggia, acquistando un aroma inconfondibile. Ecco perché è così preziosa (ricordatene la prossima volta che cercherai le conchiglie in riva al mare).  

Ti abbiamo guastato il tuo profumo preferito? Niente paura. Per motivi economici oggi l’ambra viene per lo più prodotta in modo sintetico, ma il risultato non è proprio lo stesso. 

2. Veleno di serpente con effetti del botox

Un effetto botox, ma senza aghi? Prova il veleno di serpente. “Questo ingrediente ha la capacità di inibire il movimento dei muscoli contribuendo così a spianare le rughe di espressione come per esempio la piega nasolabiale, le rughe della fronte o quelle tra le sopracciglia”, spiega Šárka Štefančíková, estetista con oltre 30 anni di esperienza che ha studiato anche farmacologia. A differenza del Botox, però, i risultati saranno visibili solo per poche ore. “L’effetto è solo superficiale e limitato nel tempo. Non è certo una soluzione per le rughe profonde,” avverte Šárka Štefančíková.

Il veleno di serpente nei prodotti cosmetici è di origine sintetica (a volte lo si può trovare sotto il nome di SYN-AKE) e può essere provato anche dai sostenitori della cosmesi vegana.

Hai il coraggio di provare il veleno di serpente?

3. Il latte di capra in soccorso della pelle sensibile

Ammettiamolo, spesso più che l’effetto miracoloso è il marketing a giocare un ruolo importante per alcuni ingredienti dell’industria cosmetica. Ma sarebbe ingiusto dare la colpa al latte di capra. Le pelli secche, acneiche o sensibili te ne saranno eternamente grate. Gli acidi grassi contenuti hanno proprietà antinfiammatorie e antibatteriche e quindi riducono l’arrossamento o il prurito della pelle. È anche molto nutriente e idratante e l’acido lattico agisce da esfoliante. Chissà, magari sarà la nuova cura must-have nel tuo bagno?

Prova la cura con latte di capra

4. Con la bava di lumaca contro le rughe

Sei tra le appassionate della cosmesi coreana? Allora probabilmente conosci già la bava di lumaca e i suoi effetti. Leviga la pelle, stimola la produzione di collagene e ha un effetto benefico sulla guarigione delle ferite. Per rassodare la pelle nelle creme per il viso e nei sieri per la pelle trova quindi il suo posto. Lo troverai anche nei prodotti per l’acne, ma attenzione all’effetto essiccante di questa sostanza. “Se iniziamo a seccare la pelle acneica, questa per difendersi non potrà che diventare ancora più grassa,” aggiunge Šárka Štefančíková. 

Dai una chance all’estratto di lumaca

5. La miracolosa placenta

È ricchissima di proteine e vanta un eccezionale effetto idratante. Cura le infiammazioni e gli eczemi e aiuta a combattere le rughe. La placenta, questo miracolo. Ma non tutte le placente sono uguali e la sua lavorazione gioca un ruolo fondamentale in questo caso. “Se l’estratto di placenta viene lavorato fino a raggiungere le dimensioni nanometriche e ha la necessaria capacità di penetrazione, allora si tratta in pratica di un ingrediente “miracoloso” nei cosmetici. Ma raramente questo è ciò che offre la comune industria cosmetica commerciale,” sottolinea Šárka Štefančíková. 

Ma da dov’è che arriva la placenta? Di rado troverai quella umana in campo cosmetico (anche se in alcuni Paesi viene utilizzata!), più comune invece è la placenta animale, soprattutto di pecora. “Nella cosmesi professionale esistono anche alternative a base vegetale che utilizzano cellule staminali ricavate, ad esempio, da un particolare tipo di pomodoro o di mela,” aggiunge l’esperta.

Allora cosa ne dici, continuerai con l’acido ialuronico o contro le rughe ti farai aiutare dal veleno di serpente e dalla bava di lumaca?